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domenica 16 aprile 2017

Storia di Malala

"Storia di Malala" di Viviana Mazza
recensione di Maria Marruchi (classe 2D)

Malala è una ragazza che vive in Pakistan in cui si è instaurato il regime dei Talebani che cercano di sottomettere il loro popolo a delle leggi molto rigide.
Chi non ubbidisce viene ucciso.
Il padre di Malala dirige una scuola per ragazze che lei frequenta con le sue due migliori amiche, Atal e Khusfal,
A lei piace molto andare a scuola, ma con le nuove leggi imposte dai Talebani non può più farlo.
In realtà, nonostante i talebani glielo abbiano proibito, lei continua ad andare a scuola e a studiare lo stesso.
Il 9 ottobre del 2012, mentre stava andando a scuola con l’autobus, i talebani le hanno sparato.
Malala viene trasportata in ospedale e ricoverata in fin di vita, poi viene curata in Inghilterra.
La ragazza riesce a sopravvivere, durante il ricovero chiedeva a suo padre che le portasse i libri per finire gli studi e per sostenere gli esami, cose che è riuscita a fare.
Quando Malala viene dimessa dall’ospedale dimostra che i Talebani non l’avevano sconfitta, anzi lei dice che non l’hanno affatto impaurita e che l’attentato è servita solo a renderla più forte, infatti anche se vive ancora in Inghilterra si batte per fare in modo che tutti i bambini possano avere un’istruzione.
Il libro è molto bello, parte dall’attentato che subisce Malala e poi torna indietro nel tempo e parla di come era difficile vivere in Pakistan al tempo dei Talebani.
Poi ci sono diversi disegni e la lettura scorre meglio.

Qui c'è il trailer del film "Storia di Malala" con la presentazione delle sue vicende personali.


Qui il discorso che Malala ha tenuto il 12 luglio 2013, giorno del suo compleanno, all'ONU in cui afferma la sua famosa frase:

"Un bambino, un insegnante e un libro possono cambiare il mondo. 
Impugniamo i nostri libri e le nostre penne, che sono loro le nostre armi più potenti".

Malala ha ottenuto nel 2014 il Premio Nobel per la Pace.
Sotto un lapbook che abbiamo realizzato lo scorso anno su Malala e, sotto, il link del blog in cui si trova tutta l'attività completa


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